Il territorio
Tocco da Casauria ricade, da un punto di vista amministrativo, in provincia di Pescara della quale occupa parte della sezione più interna in corrispondenza della fascia di confine con la provincia dell’Aquila. Più in dettaglio, ha relazioni di contiguità con il comune aquilano di Corfinio e con quelli pescaresi di Popoli, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Bolognano e Salle. Comuni sovente caratterizzati da estese aree di montagna disabitata. Infatti, il contesto fisico è caratterizzato dalla presenza di due importanti elementi orografici - il massiccio del Gran Sasso d’Italia, rappresentato dalla sua sezione più meridionale, e le Montagne del Morrone – disgiunti dal solco vallivo del fiume Pescara, rinserrato per un tratto considerevole nelle anguste e pittoresche Gole di Popoli, o Tremonti in cui alle linee idrografiche, naturali e non, si sovrappongono quelle viarie della statale S.S. Tiburtina Valeria, dell’autostrada e della ferrovia che saldano l’Abruzzo marittimo a Roma. (..da Gerardo Massimi, Univ. D'Annunzio)
Il Comune
Tocco da Casauria è un Comune italiano di circa 3.000 abitanti in Abruzzo, provincia di Pescara, su una collina dominante la Valle de Fiume Pescara in prossimità delle Gole di Popoli. E' inserito nella Comunità Montana della Maiella e del Morrone. Interessante ad abbastanza integro il centro storico (castello, chiese, piazze, torre,...), nuova urbanizzazione sviluppatasi in modo non sempre armonico verso l'interno.
Le Frazioni
Sono aggregati urbani a breve distanza dal centro del paese; alcune a valle lungo la Via Tiburtina (Rovetone e Francoli), altre dispiegate lungo il vesante sud che guarda ai Monti della Maiella (Pareti, San Giovanni, Marano).
Sono insediamenti con molti motivi di interesse ma purtroppo colpevolmente quasi abbandonati. Meritano una visita, magari percorrendo a piedi uno dei diversi itinerari che le attraversano.
Tocco da Casauria comune |
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Abruzzo | ||
Provincia | Pescara | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Luciano Lattanzio (lista civica) dal 16/05/2011 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 42°13′N 13°55′ECoordinate: 42°13′N 13°55′E (Mappa) | ||
Altitudine | 356 m s.l.m. | ||
Superficie | 29,67 km² | ||
Abitanti | 2 724[1] (30-11-2014) | ||
Densità | 91,81 ab./km² | ||
Frazioni | Fràncoli, Marano, Pareti, Rovètone | ||
Comuni confinanti | Bolognano, Bussi sul Tirino,Castiglione a Casauria,Popoli, Salle, Corfinio (AQ) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 65028 | ||
Prefisso | 085 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
CodiceISTAT | 068042 | ||
Cod. catastale | L186 | ||
Targa | PE | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta) | ||
Nome abitanti | toccolani | ||
Patrono | sant'Eustachio | ||
Giorno festivo | 20 settembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Tocco da Casauria all'interno della provincia di Pescara |
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Sito istituzionale |
Tocco da Casauria (Tuòcche in dialetto locale) è un comune italiano di 2.724 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana della Maiella e del Morrone. Il paese sorge su un colle nella valle del fiume Pescara, a circa 40 km dal capoluogo di provincia, lungo la strada che la collega a Roma, poco prima delle Gole di Popoli.
Le prime notizie sul comune di Tocco da Casauria (il nome Casauria è stato aggiunto dopo l'unità d'Italia e precisamente nell'anno 1862, motivando tale scelta con le "tradizioni storiche del vicino tempio di Casauria"), si hanno nell'anno 872; esso è situato alle falde del monte Morrone, ad un'altezza di 356 metri tra le valli del fiume Pescara e del torrente Arolle e dista circa 45 km da Pescara.
Nel XIII secolo comincia a svilupparsi l'agglomerato urbano attorno ai monumenti più importanti, la chiesa di sant'Eustachio e il castello; assunse importanza per la sua posizione strategica dato che può controllare sia le suggestive Gole di Popoli sia l'ampia Valle del Pescara.
Soffrì due grandi terremoti, quello del 1456 e quello del 1706, che distrussero gran parte della cittadina.
Diede i natali al pittore Francesco Paolo Michetti (che insieme ad Giulio Aristide Sartorio e Fausto Vagnetti fu assiduo frequentatore di casa Bonanni), al giurista Francesco Filomusi Guelfi, all'astronomo Annibale De Gasperis ed al poeta Domenico Stromei.
I Baroni Bonanni d'Ocre, che si trasferirono a Tocco dopo il matrimonio del 1881 di Cedino con Lucia Filomusi Lanciotti, conservano ancora in questo comune una cantina del XV secolo e due cappelle dove, fra gli altri, riposano lo stesso Cedino Bonanni d'Ocre, Maria Bonanni d'Ocre, Maria Bonanni d'Ocre, Cecilia Bonanni d'Ocre, Vincenzo Bonanni d'Ocre, Eugenia Bonanni d'Ocre, Gaetano Bonanni d'Ocre e Luigi Bonanni d'Ocre.
Tocco è noto anche per la Centerba, un liquore ricavato dalla distillazione di diverse piante della Maiella, inventato dal farmacista Beniamino Toro come medicamento. Nel 1817 diviene prodotto di consumo. Per quanto riguarda l'olio d'oliva, la provincia di Pescara, e quindi Tocco, è stata tra le prime in Italia ad ottenere il riconoscimento ufficiale da parte dell'Unione europea per la denominazione di origine protetta (D.O.P.) del suo Olio di Oliva Extravergine "Aprutino Pescarese"; questo marchio certifica l'alta qualità dell'olio extravergine prodotto in questa zona. Il vino prodotto è di ottima qualità ed è quello tipico della cultura abruzzese: Montepulciano,Cerasuolo e Trebbiano con ottime caratteristiche organolettiche, di gusto e retrogusto.
Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Caracciolo. |
Fatto erigere da Federico II tra il 1187 e il 1220, fu distrutto dal terremoto del 1456 e ricostruito in stile rinascimentale a forma rettangolare con quattro torri quadrate agli angoli e cortile interno. Come rivela un'iscrizione posta all'interno del castello, la ricostruzione avvenne senza fossato, probabilmente inutile dopo l'invenzione della polvere da sparo. In un ambiente coperto con ampie volte a crociera è sita l'impressionante prigionecostruita in un punto "dove non batte mai il sole". Attualmente disabitato è stato proprietà della famiglia Scali-Caracciolo di Scafa, oggi del comune.
Edificata nel XII secolo fu dedicata a sant'Eustachio Martire patrono del paese. Parzialmente distrutta dal terremoto del 1706, fu subito ricostruita. Nella facciata vi sono incastonati due magnifici altorilievi delCinquecento. L'interno è a tre navate.
Fondata attorno all'anno 1480 dalla Confraternita o Congrega della Madonna delle Grazie, presenta sulla facciata un rosone a traforo del Rinascimento con tarde reminiscenze gotiche ed un portale di forma rettangolare delimitato da due lesene.
Situato sulle falde del monte Rotondo a circa un chilometro dal paese, fu edificato nel 1470 dalla pietà del popolo toccolano e donato ai Frati Minori. La chiesa di stilegotico rinascimentale presenta dei rifacimenti barocchi. Il Convento presenta un portico di due ordini d'archi sfalsati ed un chiostro rettangolare affrescato.
Originariamente dedicata a San Francesco, fu costruita nel 1317 dai frati francescani che vi rimasero fino al 1653. L'interno è ad una sola navata.
Fatto erigere da Enrico Toro verso la metà dell'Ottocento, come nuova residenza per la famiglia e fabbrica per la produzione del famoso liquore, fu completato intorno al 1870. La residenza, ancora di proprietà della famiglia Toro, è costituita da 2 piani a pianta rettangolare ed è situata a metà del corso principale del paese. Le sale sono state affrescate in parte dal giovane pittore Francesco Paolo Michetti con grottesche e altri elementi decorativi, arredato in pieno stile ottocento napoletano.
Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di San Clemente a Casauria. |
Si trova al di fuori del perimetro comunale dal paese, nel territorio di Castiglione a Casauria, vicino Torre de' Passeri. Fu costruita nel IX secolo e restaurata nel Duecento. Tra gli abati ebbe Leonate che fece costruire un oratorio dedicato a San Michele Arcangelo e raccolse una documentazione medievale nota come Cronaca Casauriense.
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Grazie alla particolare posizione del territorio comunale, Tocco da Casauria è stato scelto dalla Comunità Europea nel 1989 come sede di un progetto per la produzione di energia eolica. I primi due aerogeneratori installati, però, a fronte di un notevole inquinamento acustico riuscivano a coprire solo il 25% della domanda di elettricità del comune. Nel 2007 è partito il progetto di sostituzione delle due pale eoliche inefficienti con quattro aerogeneratori di ultima generazione. Nel solo 2009, il surplus di produzione di energia eolica prodotta ha comportato un guadagno per le casse comunali di circa 170.000 €[3].
Tali entrate hanno permesso al comune di abolire le imposte locali. Questa politica ambientale è stata oggetto di un servizio da parte del New York Times.[3]
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come l'arte del ricamo, del merletto, del tombolo e la lavorazione del ferro battuto.[4]
Abitanti censiti[5]
Il dialetto toccolano, data la posizione geografica del centro, potrebbe essere definito una parlata di transizione tra quelle peligne e quelle dell'entroterra pescarese. Molto evidenti sono soprattutto i frangimenti vocalici e la metafonia "napoletana" anche da -o, fenomeni tipici dell'area peligna e riscontrabili anche ad es. a Popoli e Pratola Peligna: tuttavia essi sono in uso ormai solo presso gli anziani, in quanto le generazioni più giovani hanno subito un sensibile influsso da parte delle zone poste più ad est, cioè verso la costa, come l'area metropolitana Pescara-Chieti.
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